Sì, è molto probabile che l'aereo ASR153 che ha sorvolato per sei ore le zone alluvionate un giorno prima che si scatenasse l'inferno pluviale, fosse un velivolo-ponte, necessario a migliorare la trasmissione televisiva del Giro d'Italia. La RAI stessa nel suo sito ne spiega l'utilizzo. Tuttavia questa notizia apre secondo me ulteriori interrogativi sul legame tra la presenza di questo apparecchio e le anomalie metereologiche nelle aree sorvolate. Ho trovato in rete molti studi, condotti per esempio da Vodafone, sul rapporto tra qualità della propagazione del segnale radio e condizioni atmosferiche. Uno di questi studi asserisce nelle conclusioni che la radiazione solare è un fattore di degrado della qualità di trasmissione, mentre l'umidità la favorisce. Quindi è lecito chiedersi se questi aerei, oltre a far da ponte tra unità di ripresa mobili e regia fissa, non abbiano anche il compito di "spruzzare", nell'area in cui operano, sostanze che creino condizioni atmosferiche idonee ad un'ottima conducibilità del segnale (aspetto particolarmente importante nelle attuali trasmissioni digitali ad altissima risoluzione). Oppure un'altra ipotesi che merita riflessione è se proprio questa intensa attività di trasmissione radio che avviene "tra le nuvole" non vada a manomettere l'equilibrio elettrico atmosferico, trasformando "involontariamente" le nuvole in bombe d'acqua. Esperti del settore sono chiamati a dare la loro opinione. Grazie